In relazione agli articoli odierni pubblicati sui quotidiani regionali, relativi al mancato ingresso di nuovi soci salernitani all’interno della società Potenza S.C., si precisa quanto segue:
1)Il CR Basilicata rispetta i regolamenti federali e pertanto non c’è “volontà politica” che tenga. Abbiamo tenuto la barra diritta gestendo la situazione creatasi con la Fortis Murgia, attuale Irsinese che ha sede a Irsina (e non MateraIrsina come impropriamente a qualcuno piace definirla)! Si coglie l’occasione per pregare i quotidiani in indirizzo a utilizzare negli articoli la denominazione Irsina e non MateraIrsina come indicato. E a sostegno di ciò basta consultare i Comunicati Ufficiali dell’Interregionale.
2)La Fortis Murgia, nella passata stagione, ha giocato molte partite sul campo di Altamura, ma ricordiamo che ha giocato anche a Potenza e a Picerno. Prima dell’inizio del campionato Interregionale, la Fortis Murgia, ha usufruito di una deroga annuale concessa su decisione della Divisione Interregionale di Roma e previo nostro sofferto nulla osta. Anche in quell’occasione si sono rispettati i regolamenti e a dimostrazione rileviamo tutti che quella società giocherà nella stagione corrente in Basilicata.
3)Apprezziamo molto che imprenditori di regioni limitrofe (e questa è… “politica”!) investino risorse finanziarie nei nostri campionati perchè le nostre società, soffrono più delle altre società di altre regioni del sud, la costante crisi economica. Ma certo è che i titoli restano in Basilicata e non possono essere portati a passeggio, come sembra voglia fare qualcuno anche di recente. Non abbiamo alternative: sarebbe facile, comodo e antisportivo investire nel nostro campionato di Eccellenza centinaia di miglia di Euro in meno di quanti ne occorrerebbero per vincere campionati in altre regioni, per poi “migrare”, ritornando con il titolo per il CND nei comuni di origine.
4)I citati articoli odierni appaiono confusionari e fuorvianti, non per responsabilità dei cronisti, ma per le dichiarazioni di alcuni persone, cha al momento sono solo degli imprenditori interessati al nostro calcio e non tesserati FIGC. Ufficialmente il CR Basilicata non ha ricevuto alcuna notizia da parte delle Società Comprensorio Tanagro, Real Tolve, Avigliano di richieste di giocare a Potenza. In caso diverso, si valuteranno le esigenze e nel rispetto dei regolamenti, tralasciando le “volontà politiche”, si daranno le opportune risposte in merito.
5)Dobbiamo smetterla prima di progettare e poi chiedere al CRB di “mettere pezze”. E’ opportuno prima chiedere e poi fare.
6) La situazione del Potenza Calcio è una situazione complessa e lo sappiamo tutti. Non dobbiamo scoprirlo oggi. Investire decine di migliaia di euro (iscrizione e brand vedi gruppo Calce) e scoprire le difficoltà della Società dopo, sembra temerario e forse strumentale. Gli addetti ai lavori devono conoscere i regolamenti federali, perché ne sono obbligati dalle norme, le operazioni messe in atto devono essere trasparenti, lineari tralasciando qualsiasi speranza nella invocata “volontà politica”. La città di Potenza ed il calcio lucano, ha bisogno di progetti sostenibili, di tanta tranquillità e senso di responsabilità. Resta l’ottimismo per un futuro migliore. Auspichiamo che il calcio sia sempre più giocato e meno parlato e che finalmente a Potenza si uniscano le forze sportive della città e le tifoserie, in un unico soggetto, affiancato da un gruppo di imprenditori che, partendo da un campionato regionale, senza voli pindarici e nel rispetto dei regolamenti, portino una società della città nei campionati nazionali. Tutto ciò, senza escludere l’esistenza di altre società che possono continuare, per vocazione, l’attività dilettantistica e giovanile.
7) Il CR Basilicata ritorna sulla strada del responsabile silenzio, perché è giusto che sia così. Restiamo in attesa che gli auspici diventino progetti che il CRB non deve e non può attuare.
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