La Lega Nazionale Dilettanti compie un altro passo verso il fair play, per un calcio sano e passionale, libero da qualsiasi esasperazione. Anche nei campionati dilettantistici, per tutte le competizioni ufficiali, è stato introdotto il cosidetto “terzo tempo”, a far data dal 2 febbraio 2008. Dall’Eccellenza alla Terza categoria, fino alla Juniores, in tutte le regioni d’Italia ci saranno milioni di strette di mano che vogliono essere uno strumento forte in grado di stemperare gli eccessi a cui purtroppo il calcio alle volte ci ha abituato.
“Tale iniziativa – ha dichiarato Carlo Tavecchio presidente LND -, è finalizzata alla valorizzazione della lealtà sportiva ed ad un ulteriore sviluppo del senso etico nel calcio, sono convinto sarà seguita da tutto il nostro movimento”. Il cerimoniale prevede la facoltà di eseguire, alle fine di ogni incontro, tra gli ufficiali di gara e i componenti delle squadre una stretta di mano e un saluto al pubblico prima di rientrare negli spogliatoi.
La LND, ispirata alla maggiore sensibilizzazione dello spirito di lealtà e convinta del ruolo sociale educativo dello sport, ha ribadito, in linea con le vigente normativa federale, che l’inosservanza non comporterà comunque l’applicazione di sanzioni disciplinari a carico delle eventuali società inadempienti e dei loro tesserati. Importante è il messaggio chiaro che, anche con questa proposta, i Dilettanti lanciano all’intera società civile: l’etica deve riacquisire un ruolo fondamentale nel calcio e nello sport in generale. A cominciare da un semplice saluto.
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