Riservandomi l’invio del consueto augurio a tutte le società per l’inizio della stagione in sequenza a quello del Presidente Tavecchio, non ho resistito a rivolgere un saluto “speciale” alle migliaia di giovani calciatori ed alle loro società che, tra qualche settimana, riprenderanno l’attività di settore giovanile.
Nel rimarcare con la consueta forza e convinzione, l’importanza sociale di questa attività, non possiamo sottovalutare anche la valenza “strategica” per lo sviluppo del nostro calcio regionale.
In queste settimane molte società di LND sono e saranno rese inattive, perché non più in grado di continuare l’attività a causa di una serie di motivi quali ad esempio: cattiva programmazione, mancanza di fondi economici, disaccordi interni alle società ed alle loro comunità.
Sono certo che le difficoltà sono nate anche dalla mancanza di investimenti nei settori giovanili, che hanno costretto queste società a sostenere maggiori oneri per calciatori provenienti da altri comuni della Basilicata e spesso anche da fuori regione. Molte di esse sono state danneggiate da questa “chiusura anche mentale” al settore giovanile non prevedendo per tempo queste difficoltà.
Dalla corrente stagione, pur a titolo sperimentale, il CRB propone un campionato regionale juniores con girone o gironi con numero di squadre maggiori di quelle delle passate stagioni, nell’estremo tentativo di “prevenire” e non “curare”. Gli obiettivi dovrebbero essere quelli di:
1) abbassare la percentuale di abbandono dell’attività sportiva dopo il campionato allievi;
2) dare la possibilità alle società di puro settore giovanile di affiliarsi alla LND allungando la permanenza di questi calciatori nei loro sodalizi. E bene han fatto Invicta Matera e Rotonda Calcio a raccogliere la palla al balzo;
3) offrire ai calciatori juniores e, perché no, anche ai nostri arbitri ed allenatori, un campionato regionale juniores più competitivo, selettivo e maggiormente stimolante;
4) creare un criterio di meritocrazia tra chi veramente vuole investire risorse umane e finanziarie in questa attività;
5) premiare da subito le società già affiliate alla LND, dando loro la possibilità di optare per la partecipazione. Dal prossimo anno si applicheranno, invece, i rituali principi di retrocessione e promozione al e dal campionato provinciale.
Il Comitato non intende obbligare nessuno alla partecipazione al campionato regionale juniores. Non è con la forza, ma con la condivisione di un programma che si concretizzano nuovi progetti. Preferisco aspettare ed osservare le reazioni alla proposta, ma credo che i tempi siano maturi per “dividere le acque” tra quelle società che partecipano al campionato perché obbligate o non ancora organizzate e quelle che vogliono proporre ai propri tesserati un campionato di livello superiore. Il CRB finanzierà questo progetto anche con un sacrificio economico. Prevediamo una diminuzione degli introiti rivenienti dalle iscrizioni ed un esborso di 3.000 euro totali da liquidare alle due società finaliste. Di più non potevamo fare! Mi auguro che il messaggio scuota qualche società da quella freddezza nei riguardi di questa attività che è l’unica che può assicurarci la sopravvivenza.
Piero Rinaldi
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